"Comprendo che Giovanni gioca comunque su altro tavolo la propria partita. Si avverte un’esigenza profonda di sondare; nelle sue carte lo sviluppo della forma vive di una differente e particolare vibrazione, mantiene un tormento speciale, laddove la natura che abita quegli spazi non è immaginaria, ma fisicamente concreta, propria di uno spazio essenzialmente empirico, dal quale l’artista si lascia coinvolgere emotivamente."

Giovanna Uzzani